Vivendo in un’era altamente tecnologica, non ci rendiamo conto della nostra totale dipendenza da tante diavolerie tecnologiche, dall’uso più disparato, che quotidianamente condizionano la nostra vita. Una di esse è lo SMARTPHONE, al quale l'assuefazione è dilagante.
Basti osservare nei ristoranti persone sedute allo stesso tavolo che smanettano con lo smartphone, ai concerti dove riesci a vedere il cantante solo attraverso gli schermi degli smartphone delle persone che riprendono l’evento, per la strada dove vedi persone che camminano utilizzando lo smartphone senza vedere nemmeno dove mettono i piedi e così via.
Un gruppo di ragazzi Statunitensi e Olandesi che si ritrovavano spesso insieme al Bar, si sono resi conto che trascorrevano la maggior parte del tempo smanettando con lo smartphone, anziché conversare e scherzare fra di loro, penalizzando così il rapporto umano.
NASCE L'IDEA DEL NoPhone.
Il NoPhone non è altro che un pezzo di plastica con la stessa forma e grandezza di un vero iPhone, solo che non fa nulla, ma da la stessa sensazione di stringere tra le mani un vero iPhone, riducendo notevolmente il desiderio di utilizzare lo smartphone.
Lo si può avere anche dotato di uno specchio per simulare i selfie, che potranno ammirare solo le persone in posa in quel preciso istante.
Chiaramente il NoPhone nasce come una provocazione-bufala, ma inaspettatamente sta riscuotendo un notevole successo, in quanto rappresenta l’alternativa alla dipendenza da SMARTPHONE, incentivando, quindi, i rapporti fra persone.
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